L’inaugurazione del nuovo laboratorio sensoriale dell’Università di Pisa è stata un’ottima occasione per fare una riflessione sui progressi dell’analisi sensoriale negli ultimi decenni. Quali sono stati i punti principali? La riduzione all’osso della selezione dei giudici, sostituita però dall’applicazione della valutazione di ogni giudice a ogni intervento; l’applicazione del metodo costruttivista con la riduzione del tempo di formazione del panel del 90%; l’aumento dell’affidabilità, attendibilità ed esaustività dei test grazie alla messa a punto di nuovi metodi statistici; la riduzione del tempo del 99% nell’acquisizione ed elaborazione dei dati; la valutazione dei segnali deboli, emozionali ed evocativi; la diffusione dell’insegnamento della disciplina nelle università con il conseguente approdo anche nelle piccole e medie aziende e, per ultimo, ma non di poca importanza, la riduzione dei costi di applicazione del 90%. Nel video la spiegazione punto per punto.
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